LETTERA APERTA AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE

LETTERA APERTA

Al Sindaco di Brescia Emilio del Bono
al Consiglio Comunale Brescia

Dopo lunghi anni di disinvestimento sullo stabilimento IVECO di Brescia, anni in cui il numero di operai impiegato è passato da più di seimila ai meno di millecinquecento di oggi, si apprende che la società CNHI, di cui IVECO è parte, procederà all’inizio del 2021 alla separazione societaria tra i settori ‘movimentazione terra’ e ‘mezzi agricoli’ da un lato e ‘trasporto pesante’ dall’altro.
Si tratta del cosiddetto ‘spin-off” che tende a riunire in gruppi differenti i vari rami d’azienda.
In questo caso l’operazione riguarda rami d’azienda dalla diversa redditività, da un lato quelli in attivo e dall’altro quelli in passivo. Questo tipo di operazione societaria viene spesso condotta al fine di tagliare i cosiddetti ‘rami secchi’.
Poco ci tranquillizzano le dichiarazioni dei dirigenti aziendali che comunicano consistenti investimenti in quest’ultimo settore.
Siamo, a oggi, in totale assenza di un piano industriale che, dicono, verrà comunicato per tempo.
Si comprenderà dunque la preoccupazione dei lavoratori bresciani, dopo anni di continuo ricorso alla cassa integrazione, a fronte di prospettive non chiare che riguardano il loro posto di lavoro, prospettive che vanno dalla dismissione, al drastico ridimensionamento, alla riorganizzazione con implementazione di impianti siti altrove.
Ora i sottoscritti, in considerazione del valore non solo produttivo ma anche strategico e altamente simbolico che questa azienda ricopre per tutti i suoi cittadini, nonché per decine di aziende dell’indotto

CHIEDONO

agli amministratori della città e ai referenti politici che essi si facciano parte attiva nella elaborazione del futuro nuovo piano industriale.
Chiedono, inoltre, che di questa fase venga fatta partecipe tutta la città che ha il diritto di scegliere quale futuro produttivo le spetta, se legato al terziario o non piuttosto, coerentemente con la propria vocazione, a un futuro industriale moderno e avanzato

Per informazioni o per firmare la petizione compila il seguente modulo. I tuoi dati di contatto saranno esclusivamente utilizzati per comunicazioni inerenti aggiornamenti sulla petizione e sulle attività del comitato “Futuro Iveco” e non verranno in alcun caso cedute a soggetti terzi.

I dati saranno utilizzati per eventuali comunicazioni interne, fermo restando che questi non sono utilizzabili per scopi diversi da quelli del Comitato.

15 pensieri riguardo “LETTERA APERTA AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE

  1. Comitato Futuro Iveco 12/12/2018 — 8:19 am

    Faccio parte della “pattuglia” che è stata mandata nel mantovano e non sono contento per il clima di odio verso di noi. Faccio il tifo per lo stabilimento di Brescia con la speranza di poterci tornare. Mi manca Brescia!!

    "Mi piace"

  2. Comitato Futuro Iveco 12/12/2018 — 8:20 am

    Spero che la mia petizione sia utile!

    "Mi piace"

  3. Comitato Futuro Iveco 12/12/2018 — 8:21 am

    Bisogna sollecitare la società civile, sindaco presidente della provincia ed i parlamentari bresciani ad interessarsi dell Iveco e aziende collegate, per non ” chiudere la stalla quando i buoi sono scappati “

    "Mi piace"

  4. Comitato Futuro Iveco 12/12/2018 — 8:21 am

    Speriamo..

    "Mi piace"

  5. Comitato Futuro Iveco 12/12/2018 — 8:22 am

    ogni giorno percorriamo 240 km per andare a lavorare con una spesa che varia da i 170 -180 euro ( pulman ) 250 lavoratori trasferiti a Suzzara con la paura di perdere il posto di lavoro. Siamo operai che tutti i giorni quando facciamo il primo turno partiamo alle 02:45 per far ritorno alle 15 :00 così anche quando facciamo il secondo turno si parte alle 11:00 per ritornare a casa alle 23:00. Tutto questo è inaccettabile. Fare dei sacrifici comporta anche pagare.

    "Mi piace"

  6. Giuseppe ferrante 12/12/2018 — 9:18 PM

    Siamo esausti rivogliamo dignità e il nostro lavoro a Iveco brescia

    Piace a 1 persona

  7. Comitato Futuro Iveco 16/12/2018 — 12:02 am

    Avanti con la lotta per garantire i posti di lavoro, viva la classe operaia, viva il lavoro dignitoso per tutti!

    "Mi piace"

  8. Comitato Futuro Iveco 16/12/2018 — 12:02 am

    Il futuro Iveco con il lancio dell’ nuova gamma che non verrà lanciato non prima dell ‘anno 2021 che sostituirà Eurocargo avrà un nuovo nome il nuovo modello di concezione la cabina e già stata presentata in Germania nel 2017, Cnh Iveco ha gia pronti 33 brevetti di cui almeno 3 vanno nella concezione di una nuova visione di autocarro che rispecchi le nuove normative Europee. Azienda dovrà di spendere almeno 350 milioni di euro per riorganizzazione ed organizzativa con il wcm2.0 ed adeguare lo stabilimento di Brescia e con introduzione con delle nuove assunzioni di circa 270 nuovo personale tecnico seguendo le direttive della fabbrica 4.0 ,per questo progetto lo stabilimento dovrà essere fermo tecnico di almeno 3 mesi con la copertura e richiesta della cassa integrazione straordinaria che fino al 2020 non è possibile utilizzare il personale verrà per almeno un mese formato su nuove tecnologie e verrà introdotta un nuova tecnologia di assemblaggio portando all’interno del sito i fornitori .

    "Mi piace"

    1. Grazie signor Hubertus M. Mühlhäuser per le informazioni, speriamo che tutto si avveri e che questo stabilimento continui ad esistere garantendo, così, stabilità occupazionale.

      "Mi piace"

      1. in effetti c’è una visualizzazione al giorno da USA e Canada…

        "Mi piace"

  9. Comitato Futuro Iveco 17/12/2018 — 3:57 PM

    Ricordo, quando ero bambino, i treni merci in ingresso allo stabilimento che bloccavano il traffico in via Volturno. Sarò un nostalgico, ma rivoglio questa città, rivoglio l’industria pesante e i il suono del maglio che batte l’acciaio

    "Mi piace"

    1. Armando Bonomi 07/10/2019 — 10:03 PM

      Li ricordo come se fossero oggi, ma quel treno non passa più, le orrende bisarche entrano alla IVECO caricano ciò che serve ed inquinando mezza Italia partono per chi sa dove.!! Uno strazio, ma si critica Greta Thunberg del problema ambientale. Non si può fare di meglio magari ripristinando appunto il Treno.!!

      "Mi piace"

  10. Comitato Futuro Iveco 27/12/2018 — 3:40 PM

    Comprendo il disagio dei nostri colleghi,che si sono trasferiti a Suzzara,e va il nostro ringraziamento ed solidarietà oggi non ci sono le condizioni, per un rientro lavorativo nel sito produttivo di Brescia almeno fino a alla fine del 2020 lo stabilimento di Brescia della Iveco si sta portando con un turno unico sul centrale dalle 7.45 alle ore 16.45 con sacrificio economico per la perdita economica della maggiorazione dei turni, oltre che per allungarsi delle giornate di cassa integrazione ordinaria. Quando ci saranno le condizioni io credo che i lavoratori trasferiti a Suzzara potranno come accordo sindacale ritornare a Brescia, Oggi dal punto economico credo che abbiano fatto la scelta giusta .Comprendendo le difficoltà oggettive delle ore di viaggio che devono partire alcune ore prima dell’ inizio del turno di lavoro va meglio chi si è trasferito con la Famiglia a Suzzara o nei Comuni limitrofi . IL 5 Di Febbraio presso Iveco di Brescia arriverà il responsabile delle risorse umane del gruppo Hr Area Emea Cnhi VINCENZO Returs che incontrerà le Rsa di Iveco FISMIC,FIM , UILM, UGLM,FIOM con i rispettivi segreteri provinciali dei metalmeccanicia per fare il punto della situazione produttiva che occupazionale della Iveco di Brescia.

    "Mi piace"

  11. Comitato Futuro Iveco 13/01/2019 — 3:59 PM

    Precisiamo che i commenti sopra pubblicati da “Futuro Iveco” sono commenti di firmatari della petizione pubblicati in forma anonima.

    "Mi piace"

  12. Sono pensionato oggi, ma la OM da me sempre chiamata, perché IVECO la vedevo strana, ed estranea al quartiere ora sta vivendo un periodo di forte crisi. Operai costretti a turnazioni di non lavoro perché sono per strada per raggiungere Suzzara dove hanno dislocato parte degli impianti di Brescia, Costretti a pagarsi persino il pulmino che li porta sul lavoro, ma che l’azienda ha messo a disposizione, a me pare una vigliaccata, però i piani industriali non li ho fatti io, ma sono accordi sindacali da rimettere sul tavolo di trattativa. La CGIL per le sue traversie è stata messa fuori legge dall’azienda NCH su suggerimento di Marchionne.!! Ebbene questi sono i risultati prodotti da quegli accordi senza la CGIL. Forse è quello che voleva Marchionne un operaio schiavizzato ebbene l’ha avuto con i restanti sindacati compiacenti.!! Ad oggi che Suzzara non veda di buon occhio i lavoratori di Brescia mi sembra fuori luogo e poco rassicurante per un buon andamento della produzione. 1) Capire perché Suzzara ci vede come fumo negli occhi. 2) Dove è finita la solidarietà tra operai dello stesso settore tra le altre cose. 3) Se le cose fossero state diverse, cioè gli operai di Suzzara trasferiti a Brescia con le stesse condizioni, credete forse ci comportavamo peggio?!! Gli operai sono operai sempre che siano di Brescia-Italia-Europa-Brasile-in tutto il mondo.!! Non vi hanno insegnato nulla i vostri Sindacati i vostri Sindacalisti. Bene i nostri ci hanno sempre insegnato che la Solidarietà parte da come si porgono gli utensili da lavoro ad un compagno di lavoro.!! Credete la Solidarietà la si impara giorno per giorno quando il lavoro diventa più duro di così. Non per vantare Brescia ma faceva Camion e Autocarri quando Suzzara era un centro agricolo non uno stabilimento come quello di Brescia.!! Forse qualche cosa dovete imparare.da noi. Non voglio dilungarmi oltre non vale la pena e sarebbero parole sprecate, ma non le spreco per rinnovare invece un appartenenza alla gloriosa Classe Operaia, la quale non può andare in paradiso solo perché qualche industriale può permettersi di dire che siamo anacronistici, non siamo anacronistici sono mutati gli imprenditori il modo di fare denaro. Quello è mutato, ma gli schiavi NO!! quelli non sono mutati sono sempre esistiti, perché non hanno mai preso coscienza di quello che potevano essere di diverso, ecco siamo i nuovi schiavi del 3000 il duemila l’abbiamo superato e credo che se queste sono e resteranno le condizioni di lavoro per il futuro, allora sarete schiavi del 4000 perché vi do ancora tempo di altri mille anni, per cambiare e prendere coscienza di ciò che siete o potreste diventare.!!
    Armando Bonomi sezione del PCI di Brescia commissione Lavoro e Sviluppo

    "Mi piace"

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora